Incentivi 2025: bonus per elettrodomestici efficienti, ma con alcune criticità
Il 2025 porta con sé un nuovo incentivo dedicato all'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, pensato per sostenere il ricambio di apparecchi obsoleti con modelli più sostenibili. Questa misura, che avrà validità per tutto l'anno, si aggiunge alla proroga del bonus mobili ed elettrodomestici precedentemente prevista in scadenza a fine 2024.
Il fondo stanziato per questa iniziativa è di 50 milioni di euro e sarà distribuito fino a esaurimento, favorendo chi effettuerà l'acquisto nei primi mesi del 2025.
Dettagli del bonus: un contributo fino a 200 euro
Il bonus consiste in un rimborso pari al 30% della spesa sostenuta per un nuovo elettrodomestico, con un tetto massimo di:
- 100 euro, per tutti i contribuenti;
- 200 euro, per chi possiede un ISEE inferiore a 25.000 euro.
Per accedere all'incentivo, bisogna rispettare alcune condizioni:
- L'elettrodomestico deve appartenere alla classe energetica B o superiore e deve essere stato prodotto in Europa.
- Bisogna dimostrare lo smaltimento di un elettrodomestico obsoleto.
- È possibile richiedere il bonus per l’acquisto di un solo elettrodomestico per nucleo familiare.
Come richiedere il bonus
Il Ministero delle Finanze deve ancora definire le modalità operative per presentare la domanda. Entro febbraio 2025 è previsto un decreto che chiarirà i passaggi da seguire, oltre a sciogliere alcuni nodi che, al momento, sollevano dubbi.
Punti critici ancora da risolvere
Sebbene il bonus rappresenti un’opportunità per agevolare l’acquisto di elettrodomestici a basso impatto ambientale, restano diverse perplessità da affrontare:
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Controllo sull’uso del bonus
Non è ancora chiaro come il Governo intenda verificare che ogni nucleo familiare richieda il bonus una sola volta. Per chi ha un ISEE sotto i 25.000 euro, il problema potrebbe essere marginale, ma in tutti gli altri casi potrebbe risultare più complesso evitare che membri dello stesso nucleo richiedano il contributo separatamente. -
Quali elettrodomestici rientrano nel bonus?
La normativa non specifica quali elettrodomestici siano considerati validi per il bonus, limitandosi a indicare “grandi elettrodomestici di classe B”. Tuttavia, non tutti i prodotti rientranti in questa categoria possiedono un’etichetta energetica chiara. -
Compatibilità con il bonus mobili
La coesistenza di questo incentivo con il bonus mobili ed elettrodomestici solleva interrogativi sulla possibilità di usufruire di entrambe le agevolazioni. Senza un monitoraggio adeguato, un contribuente potrebbe richiedere il bonus elettrodomestici e, al tempo stesso, beneficiare della detrazione del 50% prevista dal bonus mobili. -
Smaltimento degli elettrodomestici obsoleti
La normativa non specifica chi debba occuparsi dello smaltimento e della relativa certificazione. Questa mancanza rischia di creare confusione, anche per quanto riguarda il rispetto delle normative sui rifiuti RAEE. -
Produzione in Europa: come verificarla?
Non esistono indicazioni chiare su come certificare che un elettrodomestico sia stato effettivamente prodotto in Europa. Attualmente, l’etichettatura non obbliga i produttori a indicare la sede di produzione, creando difficoltà per il consumatore. Inoltre, sarebbe opportuno distinguere tra prodotti realmente fabbricati in Europa e quelli semplicemente assemblati, spesso con componentistica proveniente da Paesi extra-UE.
Un bonus da definire
Nonostante le buone intenzioni, l’efficacia del bonus elettrodomestici dipenderà dalla capacità di risolvere le numerose incertezze normative e operative. Restiamo in attesa del decreto attuativo, che sarà cruciale per fornire chiarezza ai consumatori e garantire un'applicazione equa e trasparente dell’incentivo.